“Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”.
Questa frase che ci accompagna da sempre, stavolta non vale. Per chi è più fortunato la Pasqua sarà in famiglia, per qualcuno in una improvvisata solitudine, per altri in trincea.
Tutti, questo è certo, la passeremo senza socializzare.
L’Italia, l’Europa, il mondo intero stanno soffrendo. Soffre la gente, soffrono le imprese. In frangenti come questi non è facile essere ottimisti, ma ammirando la primavera che sta sbocciando nel silenzio non possiamo che essere positivi: crediamo nel futuro, sforziamoci di immaginare insieme come sarà la nuova partenza.
Noi del Piccolo Lago e di Piano 35, l’allegra brigata di Marco Sacco, non ce la sentiamo oggi di parlare di sapori, piatti, sfumature, odori, colori. È il tempo della riflessione, ma presto torneremo. Noi in cucina e in sala, ognuno di voi nelle rispettive attività.
Torneremo a vivere in libertà, più forti e consapevoli.
Torneremo a sorridere, baciarci e abbracciarci.
Adesso, però, dedichiamo l’augurio pasquale a chi è in prima linea. A chi combatte per la propria vita e a chi combatte per garantirla, la vita: medici, infermieri, assistenti, operatori sanitari, soccorritori, donne e uomini della protezione civile, forze dell’ordine.
Grazie, grazie di cuore a tutti.
E a presto, prestissimo.